Disegno, 2020,
polvere di grafite su carta, 20×30 cm

Nella primavera del 2020 viene ripresa la serie dei Diari dei 59 grani polvere iniziata nel 2017 grazie ad una liberazione del movimento (non solo della mano) generata probabilmente dalla concomitante pratica del Tai-chi.

Il centro focale di questa serie di lavori è lo sguardo che emerge dalla polvere, la polvere che si fa sguardo. Sguardo (e viaggio) nell’instabilità, come suggerisce anche il procedimento ideato per questa serie: la polvere di grafite, estremamente volatile, viene fatta cadere dall’alto sulla carta e ‘modellata’ con pochi tocchi di pennello, prima di essere infine consolidata in qualche modo con l’uso di un fissativo.